Il prof nell’elzeviro di leftwing:
Forse davvero ci attende un futuro (che evidentemente è già qui) in cui la conoscenza storica sarà costruita anche da tecniche spettacolarizzate, dalle quali Hitler sarà trattato esattamente alla stregua di Materazzi e del suo misterioso labiale nella notte della finale dei Mondiali, o di un fuori onda di “Striscia la Notizia”. Magari il video d’epoca, muto ma sottotitolato, verrà distribuito su YouTube. Magari qualcuno penserà di rubricarlo sotto la dicitura “video divertenti” (avrà anche fatto qualche battuta di spirito, ogni tanto, il buffo dittatore; e poi sarà davvero lui o forse è Chaplin che ne fa la parodia?). Chissà se qualcuno penserà ancora di dover indagare e perseguire i fornitori tecnici del servizio (o magari i programmatori del software che legge i labiali).
Se ciò accadrà, Hitler sarà del tutto dissacrato, privato della sua natura di sineddoche del male assoluto, accostato a un presunto video erotico di Britney Spears e all’ultima performance di qualche adolescente giapponese o coreano che imita Darth Vader con un manico di scopa al posto della spada laser. Perderà, insomma, tutta la sua pesantezza. La sua profondità. Ciò potrebbe persino non essere un male. Può darsi, dicevo, che Baricco non abbia tutti i torti. Certo, occorrerà allora parecchia forza per continuare a recuperare e pensare la differenza: tra Hitler e Britney Spears. Tra Hitler e il villain dell’ultimo blockbuster. Tra la morte di cinquanta milioni di esseri umani a causa della seconda guerra mondiale e quella di cinquanta milioni di comparse elettroniche in un qualche videogame strategico.