Se in cima alla classifica delle migliori 101 serie tv c’è lui, Tony Soprano, non può che farci piacere: E’ un po’ come vedere svettare uno di casa. Uno che hai imparato a conoscere e ad amare nelle lunghe estati in cui andava in onda a orari da nottambuli, e solo i nottambuli – per l’appunto – avevano il privilegio di vederlo. Erano tempi in cui James Gandolfini era un mito indiscusso e si voleva vederlo un po’ dappertutto (anche come protagonista di Chorus Line, per dire), ché tanto si era certi avrebbe comunque fatto la sua porca figura.

Per il resto, come per ogni classifica si è d’accordo e non si è d’accordo per niente, ché in fondo le classifiche servono a questo: a dissentire profondamente. Ma a scorrerla fa un po’ impressione: Mash, Seinfield, All in the family, che seguivi pur essendo troppo stupida o troppo giovane per apprezzarne veramente la bellezza. Mary Tyler Moore, Hill Street Blues, Cheers, Family Ties, Moonlight, L. A. Law che ti hanno iniziato all’ossessione. E poi tutti gli altri, nel periodo della fissazione e della consapevolezza: Twin Peaks, Star Trek, Friends, Fraiser, Roseanne, Northern Exposure, Sex and the City, House, e poi ER e naturalmente West Wing. Perché le classifiche servono anche a questo: a farti sentire gli anni.