Quello che mi piace delle mie colleghe è che hanno capito subito con chi avevano a che fare.
Pochi minuti fa digitavo imperterrita senza accorgermi del mondo che mi stava attorno, anche se in effetti avvertivo vaghi brusii provenire da molto lontano, diciamo pure dalla scrivania attaccata alla mia. Poi improvvisamente mi sono accorta che la dirimpettaia cercava insistentemente di attirare la mia attenzione, è solo allora che ho sentito qualcuno dire ad alta voce: ma insomma l’autistica lo vuole il caffè?

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